Molte di voi mi hanno posto una domanda difficile: perché anche se faccio ginnastica, mangio sano seguendo un’alimentazione vegetariana, ingrasso? Ho rivolto la domanda alla Dr.ssa Stefania Mazzieri chiedendole di illuminarci sull’argomento.
Ingrassare o dimagrire è legato non soltanto alla categoria di appartenenza ma anche alla qualità e quantità degli alimenti introdotti. Certamente a parità di peso alcuni alimenti hanno una densità calorica superiore rispetto ad altri, ed è anche vero che alcuni cibi contribuiscono alla nostra salute più di altri, ma non si può definire “sana” un’alimentazione che porta ad un aumento di peso. L’aumento di peso che a volte si verifica nei vegetariani e vegani è spesso dovuto ad un’alimentazione fortemente sbilanciata, con aumento dell’introduzione di carboidrati ed oli derivati in parte dai semi e dalla frutta secca. Di per sè la scelta di nutrirsi seguendo un’alimentazione vegetariana o vegana non comporta problemi ma bisogna essere capaci di bilanciare bene gli alimenti per non eccedere nei carboidrati.
E’ bene considerare che le proteine vegetali come la soia e i suoi derivati, nonché il seitan e i legumi hanno una densità calorica ed un contenuto in carboidrati piuttosto elevato. Certamente le fibre presenti in abbondanza nel regime vegetariano modulano l’assorbimento dei macronutrienti, ma non eliminano un eccesso calorico. Inoltre alcune persone rispondono positivamente ad una alimentazione con predominanza di vegetali-carboidrati, altri vanno incontro a fenomeni di iperinsulinismo con la conseguenza di accumulare adipe sull’addome e grasso viscerale.
L’indicazione del gruppo sanguigno ci può essere di grande aiuto. Il gruppo 0 (zero) è quello che necessita di una maggiore quota di proteine e vitamine del gruppo B rispetto a chi appartiene al gruppo sanguineo A che invece beneficerà di una alimentazione dove la quota di carboidrati potrà essere maggiore. Da tenere presente che un’alimentazione bilanciata deve sempre garantire una corretta assunzione giornaliera di proteine.
Almeno una volta all’anno si consiglia di effettuare una Bioimpedenziometria: un test non invasivo che permette di rilevare l’esatta composizione dei muscoli, le sedi di localizzazione del grasso, la presenza di acidosi, la densità ossea, l’ossigenazione dei tessuti, tutti parametri strettamente collegati con l’alimentazione.
La scelta vegetariana-vegana ha sicuramente risvolti positivi sulla salute umana e su quella della Terra, ma come ci insegnano gli antichi filosofi Greci il problema è sempre stato quello della giusta misura.
Qual’è allora il giusto modo di nutrirsi?
Per prima cosa bisogna sottolineare che l’alimentazione va sempre adattata in base al peso, all’attività svolta, al gruppo sanguigno di appartenenza, ai risultati della Bioimpedenziometria.
Una giornata tipo, per chi scegli un regime vegetariano o vegano dovrebbe comprendere:
150 gr di cereali integrali da ripartire tra colazione e pranzo
200 gr di legumi cotti, o altre proteine vegetali
Verdure cotte e crude
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
30-40 gr di frutta secca che contiene anche buone quote proteiche
3 cucchiai di semi oleosi, girasole, zucca, lino, ecc…
3 frutti di stagione
Le dosi sono puramente indicative. Un piccolo consiglio: vegani e vegetariani spesso necessitano di integrare la dieta con Vit B12.
#Livehealthy
Con la consulenza della Dr.ssa Stefania Mazzieri – Medico Chirurgo Specializzata in Fitoterapia, Omeopatia e Nutrizione Cellulare presso Adler Thermae Resort.