Molte di voi mi hanno chiesto consiglio per potersi liberare della Candida. Per darti un consiglio concreto ho intervistato la Dr.ssa Stefania Mazzieri che mi ha illuminata. Ecco i suoi consigli:
“Potremmo definire la Candida una “figlia” del benessere, che generiamo e cresciamo con cura grazie allo stile di vita – spiega la Dr.ssa Mazzieri. La prima descrizione di una forma di candidosi orale si deve ad Ippocrate. Ad oggi esistono almeno 150 specie diverse tra di loro e in larga parte resistenti ai trattamenti tradizionali. In condizioni normali la Candida è un saprofita che si rinviene in tutte le mucose, dalla mucosa orale a quella intestinale e vaginale. In particolari condizioni prolifera in modo abnorme e può essere responsabile sia di manifestazioni cliniche locali particolarmente fastidiose (leucorrea, meteorismo, cattiva digestione), sia di sintomi clinici più subdoli e mal riconducibili ad una candidosi, come per esempio cefalea, stanchezza cronica e depressione. La diagnosi vaginale di Candida è piuttosto semplice e si basa sui sintomi clinici e sulla positività del materiale raccolto con i tamponi. La candidosi intestinale o dell’esofago o del digerente, con tutto il suo corteo sintomatologico spesso sfumato, va “sospettata” in quanto a volte mancano manifestazioni eclatanti e l’iter diagnostico non sempre è agevole.In questo caso possono risultare utili test sulle feci, in grado di mettere in evidenza oltre alla Candida anche particolari forme di disbiosi intestinale. Una volta fatta diagnosi di Candidosi il problema principale e’ quello della terapia in quanto frequentemente si assiste a fenomeni di resistenza ai trattamenti con antimicotici, alla cronicizzazione della patologia che diventa recidivante e a volte incontrollata.
Cosa fare?
1- Innanzi tutto tagliare i viveri alla Candida: è fondamentale adottare una dieta basificante, priva di zuccheri, carboidrati semplici, latte, latticini e lieviti.
2- Sanare l’intestino. Esistono Fermenti lattici specifici che antagonizzano la Candida e ne riducono il numero di colonie.
2- Rinforzare il sistema immunitario. Un sistema immunitario depresso favorisce lo sviluppo della Candida la quale a sua volta produce tossine immunodepressive, si innesca quindi un circuito difficile da spezzare. Per uscire dalla Candidosi cronico-recidivante è necessario che la terapia abbia le seguenti finalità: rimuovere le cause scatenanti che spesso permettono all’agente estraneo di permanere nel nostro organismo. Introdurre rimedi e farmaci naturali (indicati dal medico) che vadano a ripristinare la normale funzionalità del sistema immunitario. Agire localmente con antimicotici naturali (sempre indicati dal medico) che riportino a livelli ritenuti biologici la Candida”.
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Con la consulenza della Dr.ssa Stefania Mazzieri – Medico Chirurgo Specializzata in Fitoterapia, Omeopatia e Nutrizione Cellulare – presso Adler Thermae Resort.