Molto spesso sentiamo parlare di alimenti ‘a basso IG’ e dal 1999 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia una dieta a base di cibi a basso IG per prevenire malattie molto comuni, tra cui diabete, obesità e coronaropatia.

Ma cosa si intende esattamente? E perché questo dato è così importante?

Scopriamolo insieme, grazie alla consulenza della Dr.ssa Stefania Mazzieri – Medico Chirurgo Specializzata in Fitoterapia, Omeopatia e Nutrizione Cellulare – presso Adler Thermae Resort.

“La sigla IG sta per ‘indice glicemico’, un indicatore del livello di glicemia nel sangue”, spiega la Dr.ssa Mazzieri. “Gli alimenti si possono classificare in base all’IG, cioè in base alla loro capacità – una volta ingeriti – di influenzare l’innalzamento della glicemia. Carboidrati come dolci, pane, pasta e alcuni frutti influenzano il livello di glicemia molto più rispetto a lipidi e proteine; tuttavia, a parità di peso, non tutti i carboidrati hanno il medesimo effetto sulla glicemia e lo stesso discorso è valido per proteine e lipidi. Inoltre, va sottolineato che uno stesso cibo può avere IG diversi a seconda del metodo di cottura con il quale viene preparato”.

Come facciamo a conoscere gli IG degli alimenti?

“Per calcolare l’indice glicemico di un alimento si paragona il suo effetto sui livelli di glucosio nel sangue rispetto a un riferimento, il glucosio, il cui IG è pari a 100”.
In base a questo dato, possiamo suddividere i cibi in:

  • Alimenti ad alto IG (<70), che provocano picchi di zucchero nel sangue e, di conseguenza, di insulina: patatine fritte, miele, dolci ad esempio.
  • Alimenti a IG medio (da 56 a 70), per cui il picco glicemico (per saperne di più clicca qui) è più contenuto: gelato, biscotti, bibite zuccherate, pane bianco e pasta fresca.
  • Alimenti a IG basso (>55), quelli, cioè, a lenta digestione e assorbimento che producono aumenti graduali dei livelli di zucchero nel sangue: pesce, carne, uova, insaccati, formaggi stagionati, frutta (mele, pere, albicocche, lamponi, pompelmo, prugne) e verdura (soia, lenticchie, fagioli, ceci e piselli).

Ecco la tabella che riporta gli indici glicemici degli alimenti:

 

Per concludere, uno dei segreti per stare in forma è diminuire il più possibile la quantità di alimenti ad alto indice glicemico che consumiamo, per mantenere costante e sotto controllo il livello degli zuccheri nel nostro corpo.

#Behealthy

Completo fornito da @puma