Conosci la soia? È un ottimo legume che però deve essere consumato con moderazione per non avere problemi. Come per tutte le altre leguminose, anche nella soia il contenuto proteico è elevato. Si tratta inoltre di proteine di origine vegetale, protagoniste dunque del menù settimanale di chi segue una dieta vegetariana o vegana. Ma non solo! Sono infatti sempre più numerosi coloro che oggi scelgono di diminuire il consumo di carne a favore di fonti proteiche alternative.
Oltre alle proteine, la soia contiene sali minerali importanti quali calcio, fosforo e potassio. Questo legume è poi naturalmente privo di colesterolo ma ricco di fibre, fondamentali non solo per il benessere delle funzionalità intestinali ma anche per la riduzione dell’assorbimento di grassi e per l’azione di contrasto delle impennate insuliniche nel sangue. Quindi… COME consumarla per goderne i benefici?
Un’idea è consumarla a colazione al posto del latte oppure preparandosi un ottimo spuntino con yogurt di soia e cereali o mandorle. Io adoro anche prepararmi gli spaghetti di soia, sono leggeri e possono essere una bella alternativa alla classica pasta di grano duro. Si possono preparare con le verdure o accompagnati con una fonte proteica come il pollo o i gamberi… qui trovi tante gustose ricette con gli spaghetti di soia tutte da provare J Ecco la mia preferita.
Spaghetti di soia con verdure
Ecco gli ingredienti necessari per 4 persone: 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio, 2 zucchine, 50 g di funghi surgelati, 1 carota, 800 ml di brodo vegetale, 120 g di tofu, 100 g di spaghetti di soia, 1 cucchiaino di semi di sesamo, 2 cucchiai di salsa di soia, 100 g di zenzero, olio e pepe.
Lava le verdure, tagliale a cubetti e scalda il brodo. In una pentola prepara il soffritto con cipolla tritata, aglio intero e l’olio d’oliva. Unisci le verdure, i funghi e il tofu a dadini. Fai bollire circa 15 minuti.
Porta a ebollizione una pentola d’acqua e cuoci gli spaghetti a fiamma spenta per 4 minuti.
Scolali, risciacquali e aggiungili alla zuppa. Insaporisci con salsa di soia, pepe macinato e semi di sesamo. Prima di portare in tavola aggiungete zenzero grattugiato.
Ma sai QUANTA soia consumare?
“L’ideale è consumarla due volte a settimana – spiega la Dr.ssa Stefania Mazzieri – Medico Chirurgo Specializzata in Fitoterapia, Omeopatia e Nutrizione Cellulare presso Adler Thermae Resort – e bisogna anche imparare a sceglierla.” Sarebbe bene, infatti, accertarsi di consumare soia da colture non OGM (Organismi Geneticamente Modificati), ovvero tutti quegli organismi viventi i cui DNA, tramite operazioni di ingegneria genetica, hanno subito variazioni. Non rientrano quindi nella categoria OGM gli esseri viventi che hanno subito modifiche genetiche tramite processi spontanei e tramite incroci, ma solo quelli per i quali è stato fatto ricorso all’ingegneria genetica, più nello specifico alle tecniche di ibridazione e selezione, di mutagenesi e selezione, o anche a quei metodi che prevedono delle manipolazioni del DNA e l’inserimento mirato di nuovi geni (transgeni) negli organismi. In tal senso, è sufficiente imparare a leggere le etichette e potrebbe essere risolutivo puntare su coltivazioni e prodotti bio.
Un eccesso nel consumo di soia, infatti, potrebbe causare proprio problematiche legate agli equilibri ormonali, con ripercussioni anche sulla salute femminile. Innanzitutto, il consumo di soia va limitato in gravidanza, nei primi anni di vita e durante la pubertà. L’elevata presenza di fitoestrogeni (isoflavoni), infatti, si potrebbe rivelare soprattutto in questi casi un’arma a doppio taglio. Se il consumo diventa quotidiano ed eccessivo, alcuni studi hanno dimostrato che potrebbe aumentare il rischio di sviluppare un tumore al seno.
Con un consumo accorto e mirato, invece, la soia svolge un’azione positiva. Introdurla nella dieta significa aiutare l’intestino a lavorare meglio e, quindi, a mantenersi in salute: le fibre contenute in questo legume consentono di facilitare il transito intestinale e sono alleate nell’eliminazione di pericolose scorie. Inoltre, sempre grazie alla presenza di fibra, il consumo di soia aiuta a tenere sotto controllo la glicemia e i valori di colesterolo “cattivo” nel sangue. La soia è, come ho già accennato, particolarmente ricca di calcio, minerale essenziale per prevenire la decalcificazione ossea e, quindi, l’osteoporosi.
Ma quali sono i benefici del consumo di soia per la salute prettamente femminile? Come ho detto, questo è ricco di molecole simili agli estrogeni, ovvero gli isoflavoni. Agendo in modo simile agli estrogeni, gli isoflavoni possono ricoprire un ruolo importante nella prevenzione e gestione dei disturbi legati proprio agli equilibri ormonali. Gli isoflavoni aiutano a ridurre i sintomi correlati alla menopausa ma anche i fastidi causati dalla sindrome premestruale, che riguarda un grande numero di donne in età fertile. È, infine, da tempo oggetto di studi anche il ruolo della soia nella prevenzione di alcuni tumori “femminili”. Questo tipo di protezione, confermata ormai da molte ricerche, sarebbe dovuta proprio all’azione dell’isoflavone genisteina in grado di interferire con i sistemi protettivi (e con la capacità replicativa) delle cellule cancerogene.
#behealthy