L’allergia al nichel è una fra le allergie più difficili da controllare perché questo metallo, anche se in modeste quantità, è presente un po’ ovunque. Si presenta con la comparsa di una dermatite da contatto sulla cute delle mani quando queste toccano parti metalliche di orologi , occhiali, accendini, cellulari, maniglie, forbici, stoviglie e pentole che contengono nichel, o al lobo delle orecchie. L’allergia al nichel è una malattia a prevalenza femminile. Il nichel è presente in prodotti come tinture per capelli, dentifrici, shampoo, make-up e smalti, la presenza però deve essere dichiarata sull’etichetta. Nel 20% dei casi la reazione allergica può essere invece causata dall’assunzione di alimenti, soprattutto di origine vegetale, che contengono il nichel in quantità che variano a seconda del tipo di cibo.

Quando insieme alla dermatite da contatto compaiono anche orticaria generalizzata, eritemi diffusi, prurito e disturbi digestivi, si parla di allergia sistemica al nichel solfato che va accertata con esami specifici (patch test). In caso l’esame sia positivo, si escludono dalla dieta per 4-6 settimane, alimenti come albicocche, cavoli, spinaci, arachidi, carote, pomodori, crostacei, mitili e aragoste, fichi, cipolle, asparagi, lenticchie, farina di grano intero, fagioli, liquirizia, pere, funghi, mais, lattuga, piselli, mandorle, thè, margarina, cacao e cioccolato, avocado, mirtilli, avena, grano saraceno, noci e nocciole, broccoli, patate, lievito in polvere, e alimenti cotti o conservati in recipienti di metallo (ad eccezione dell’alluminio). Se con questa terapia dietetica i sintomi migliorano si farà un test di provocazione specifica con il nichel e solo nel caso sia positivo si farà diagnosi di allergia sistemica al nichel, consigliando al paziente un trattamento di desensibilizzazione specifico per bocca. La desensibilizzazione porta risultati molto favorevoli sui sintomi, mentre ancora non si è trovata la terapia per la dermatite da contatto. A causa della dieta di esclusione l’assunzione di ferro è ridotta andando incontro ad anemia. Il trattamento desensibilizzante è quindi molto importante. All’anemia, devono stare particolarmente attente le donne, perché maggiormente predisposte e per un fattore costituzionale (ciclo mestruale, gravidanze, fibromi che inducono la perdita di ferro).

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Con la consulenza della dietista Anna Cossovich – consulente Céréal Italia