La stagione estiva è un momento topico per le gambe, finalmente libere dagli indumenti. Ma il caldo per molte di noi è anche sinonimo di una combo poco gradita: venuzze in evidenza abbinate a gonfiore e pesantezza, che si fanno sentire soprattutto a fine giornata.

Caviglie gonfie e gambe “effetto tronco” sono purtroppo un’esperienza abbastanza comune in estate. Per alleviare queste fastidiose sensazioni possiamo mettere in pratica una serie di accorgimenti quotidiani, come ci spiega la dottoressa Alessia Dossena, chirurgo vascolare responsabile di Vein & Derma Clinic a Pavia (nella foto), che avverte anche di non sottovalutare questi sintomi perché, specie in presenza di capillari e vene dilatate, possono essere spie di una microcircolazione che non funziona a dovere.

Inestetismo o qualcosa di più?

“I capillari possono essere sempre la spia di qualcosa di più serio, perciò quando compaiono è consigliabile sottoporsi a un eco-color-doppler agli arti inferiori, uno studio della circolazione non invasivo e non dannoso che permette di vedere se ci sono delle anomalie anatomiche, dei reflussi venosi o delle sindromi ostruttive. E’ importante indagare che ci sia un corretto ritorno venoso. Il capillare troppo spesso non viene percepito che un problema di salute ma solo estetico”.

Capillari dilatati e ritenzione idrica sono collegati?

“Sono due macro-argomenti molto distinti, che possono essere presenti nello stesso soggetto ma non necessariamente. La sensazione delle gambe pesanti è collegata a entrambe, sia a un problema di insufficienza venosa sia a un problema linfatico. Noi abbiamo tre circolazioni interconnesse tra loro: quella arteriosa che porta il sangue ossigenato ai tessuti, quella venosa che porta il sangue ricco di anidride carbonica verso il cuore per ossigenarsi e la circolazione linfatica che invece ha una funzione sia immunitaria sia di drenare i liquidi del terzo spazio, cioè quelli che si accumulano tra cellula e cellula. Se il sistema linfatico non è efficiente avremo gonfiori nei piedi, caviglie e gambe. Un difetto della circolazione linfatica, magari congenito, può portare col tempo a un sovraccarico della circolazione venosa e viceversa. Si possono mutualmente influenzare ma anche avere un’origine totalmente separata”.

I capillari sono un problema dell’età?

“Sfatiamo il mito della “gamba di mia nonna” piena di reticoli venosi: non vengono a tutti e non sono legati all’età, ma è un problema genetico che si può ereditare e può avere espressioni cliniche differenti. Si tratta di una debolezza strutturale della parete venosa che col tempo va incontro a sfiancamento: vene o capillari si dilatano e si tortuosizzano, e ciò accade soprattutto (ma non esclusivamente) a livello degli arti inferiori perché sono il distretto anatomico che deve compiere il maggiore sforzo per spingere il sangue venoso verso il cuore, lo deve fare compiendo il salto più lungo e contro la forza di gravità. É una patologia molto diffusa che colpisce il 30 % nella popolazione, in prevalenza donne. In genere non dà nessun tipo di disturbo e questo fa sì che ci si rivolga al medico per motivi prevalentemente estetici. I sintomi principali, quando si verificano, sono: senso di pesantezza quando si sta in piedi a lungo, specie nella stagione calda e alla sera, e un edema serotino che inizia a livello di caviglia. Raramente si verificano crampi notturni al polpaccio e, in presenza di vene varicose, una sensazione di caldo a livello della cute sovrastante”.

Linfodrenaggio sì o no?

“Ottimo il linfodrenaggio manuale con metodo di Vodder, che è una spremitura molto dolce fatta da personale competente e formato”.

Visto che è il momento della spiaggia, l’esposizione prolungata al sole è controproducente?

“Sfatiamo un altro mito: ci si può esporre tranquillamente se sono presenti solo capillari dilatati. Anzi, l’abbronzatura aiuterà a nasconderli. Anche per chi ha le vene varicose non ci sono controindicazioni all’esposizione solare purché ci si mantenga in movimento, tra camminate o bagni in acqua”.

Cosa possiamo fare per contrastare la sensazione delle gambe pesanti?

“Purtroppo adottare stili di vita corretti non ci mette al riparo dalla comparsa dei capillari,  però è possibile attenuare i sintomi con alcuni accorgimenti:

ATTIVITA’ FISICA almeno 3 volte la settimana, specie gli sport acquatici perché sono in scarico di forza di gravità e poi la marcia o camminata. La spremitura ritmica sulla pianta del piede data dalla marcia permette al sangue venoso di essere sospinto verso il cuore in maniera efficace e quindi effettua una ginnastica circolatoria. La camminata deve durare almeno 30/40 minuti continuativi, non occorre che sia fatta con un ritmo sostenuto ma interrompersi, ad esempio per fare le commissioni, vanifica l’effetto benefico. Tutti gli sport di sforzo intenso sul polpaccio (squat con sovraccarico, spinning, leg press) non sono ideali.

RICORDARSI CHE IL PESO… PESA! Ma questo non vuol dire che chi è in sovrappeso debba per forza avere i capillari dilatati, infatti è la genetica a farla da padrona.

-INTEGRATORI E TRATTAMENTI TOPICI SI’ MA… bisogna sapere che non sono in grado di migliorare la situazione clinica. Tra i principi attivi efficaci ci sono tanti fitoterapici: tutti i flavonoidi, come i derivati dei frutti rossi (mirtillo, vite rossa) e tutti quei frutti che contengono gli antociani, oltre alla centella asiatica, il meliloto, l’ippocastano. Si trovano sia preparati a livello sistemico sia prodotti spalmabili in gel o crema che danno una sensazione di beneficio.

LE CALZE a compressione graduata: ottime per alleviare pesantezza e gonfiore, ma difficili da usare in estate, cioè proprio quando ne avremmo più bisogno.

DOCCIATURE CALDE E FREDDE fanno fare al circolo venoso superficiale una buona ginnastica per spremere il sangue verso il cuore, una specie di percorso kneipp casalingo.

DEPILAZIONE SOFT: la cera a caldo sarebbe da evitare a favore di metodiche meno traumatiche come fotoepilazione ed epilatori elettrici.

OCCHIO ALL’ALCOL che incide sulla lassità della vena così come il peperoncino può dare disturbi sulla parete venosa, il sale invece incide sulla ritenzione idrica. Ci si può aiutare mangiando frutti rossi e bevendo molta acqua.

TACCHI OUT? Né alti né bassi, è consigliabile una via di mezzo in modo da creare un dislivello di 3-5 centimetri tra punta e tallone per massimizzare la spremitura plantare ma anche per la postura della schiena: infatti può succedere che la sensazione di pesantezza sia causata dalla compressione delle radici dei nervi nella zona lombo-sacrale. La scarpa giusta aiuta sia la circolazione che la postura”.

Cosa può fare lo specialista?

“La prevenzione si deve giocare sicuramente nella terapia della patologia che può essere di tipo conservativo attraverso la fleboterapia, cioè l’iniezione all’interno di capillari, venule e vene di un farmaco sodiosalicilato che – alla opportuna concentrazione – ha un effetto astringente sui vasi venosi, ne riduce il calibro lasciandoli però aperti. A differenza delle sclerosanti che chiudono o il laser che li va a bruciare, la fleboterapia è una metodica conservativa che permette di ottenere un triplice risultato: miglioramento dell’ipertensione venosa, miglioramento funzionale della circolazione con attenuazione dei sintomi e miglioramento estetico perché rendo meno visibili vene e capillari dilatati. In questo modo si può contrastare la progressione della patologia. Le controindicazioni sono due: allergia al farmaco (da somministrare in via endovenosa e quindi in contesti protetti) e immobilità forzata, ad esempio in caso di incidente (anche a un braccio) perché qualsiasi cosa riduca la mobilità espone al rischio di trombosi e impone la sospensione della terapia. Quando farla? In autunno-inverno: infatti durante il periodo del trattamento – circa 3 mesi – va indossata una calza elastica, per il resto si può condurre una vita normale compreso fare attività fisica”.

Con la collaborazione della dottoressa Alessia Dossena, chirurgo vascolare responsabile della Vein & Derma Clinic a Pavia. Per info:

grupposandonato.it/strutture/istituto-di-cura-citta-di-pavia/vein-derma-clinic

alessiadossena.com