Dopo le cene con colleghi e amici tipiche del periodo natalizio arrivano i veri pasti luculliani:
Cenone della Vigilia, pranzo di Natale, pranzo di Santo Stefano, cenone di Capodanno, pranzo della Befana..

Come sopravvivere senza prendere troppi chili?

–          Evitare digiuni compensatori o preparatori, non saltare pasti o spuntini prima o dopo i pasti “carichi”. Ciò porterebbe solo ad alterare il senso di fame/sazietà e si rischierebbe di mangiare ancora di più al pasto. Se il pranzo di Natale termina a pomeriggio inoltrato e non si ha proprio più fame, per cena consumare comunque almeno una porzione di verdura. In tal modo eviteremo di avere fame a sera tarda (e di saziarsi con quella fetta di dolce avanzato) o di svegliarsi troppo affamati il giorno successivo.

–          Non sospendere l’attività fisica, al contrario, aumentarla! Se si ha qualche giorno di ferie dal lavoro approfittarne per fare un allenamento in più o una sciata in compagnia di famiglia e amici.

–          Ricordarsi di consumare una buona quota di fibre, ovvero frutta e verdura ogni giorno. A volte è difficile fare gli spuntini fuori dal contesto lavorativo perché ci sono ritmi diversi o ci si alza più tardi. Si può, in questo caso, inserire la frutta dopo i pasti per evitare di dimenticarsene.

–          A Natale non eccediamo con gli alcolici (vino, birra, cocktail o amari) e ricordiamoci di bere anche l’acqua. Nei giorni di ferie prestiamo attenzione a raggiungere almeno i 2 litri di acqua anche attraverso thè o tisane (senza zucchero o miele).

–          Se il cenone o il pranzo di Natale si svolgerà al ristorante evitare di spiluccare grissini, crackers, taralli o focacce mentre aspettiamo l’arrivo delle portate.

–          Se i pasti si consumano a casa non perdere il controllo sull’assunzione di frutta secca (noci, nocciole, mandorle, pistacchi e simili) o frutta disidratata (fichi secchi, datteri secchi e simili) che spesso vengono messi in tavola al termine del pasto o accompagnano la classica tombolata natalizia. Prestiamo attenzione alla quantità: 30 g di frutta secca massimo al giorno e 25 g di frutta disidratata (non zuccherata) sostituiscono una porzione di frutta fresca.

–          È lecito concedersi una fetta di pandoro, panettone o altro dolce, ma solo nei giorni di festa. Evitare di avere in casa dolci da finire, si rischierebbe di assumerli fuori pasto in merende o colazioni decisamente troppo impegnative rispetto al solito.

Infine, ricordiamoci che il cibo è anche convivialità e godiamoci questi pasti in famiglia o con gli amici senza sensi di colpa o rimorsi! Non preoccupiamoci se durante il pranzo di Natale o il cenone di Capodanno mangiamo di più e cibi qualitativamente diversi dal solito.

L’importante è riprendere, dal pasto successivo, le care, vecchie e SANE abitudini alimentari!

Buone feste!

Un ringraziamento speciale alla Dr.ssa Chiara Lecchi – Dietista e Nutrizionista presso lo studio Cucinotta